Torri d’…

Torre d’ Ambiez

Diedro Est

Arrampicata divertentissima e non difficile che si svolge in ambiente suggestivo . Difficoltà omogenee e continue, roccia ottima.

Difficoltà: IV, IV+ (D).

Dislivello: 250 m.

Materiale: una normale dotazione alpinistica

Accesso: dal rifugio Agostini si percorre il sentiero che porta alla Vedretta d’ Ambiez e in 20 minuti si raggiunge la base dell’ampia parete . La via attacca un poco a sinistra della fessura che incide la gialla parete est.

Itinerario: vedi lo schizzo con le lunghezze nel dettaglio.

Discesa: dalla cima si scende per 5 metri alla sella tra la Torre e il IV Dente d’ Ambiez . Proseguire facilmente in discesa sul versante orientale aggirando il Dente su una cengia fino ad arrivare sulla vetta del III Dente. Ora si affronta una discesa in arrampicata lungo un delicato camino quasi verticale sul versante occidentale . A questo punto per facili saltini rocciosi e cengette si arriva alla sella tra il III e il II Dente. Si aggira anche il II Dente scendendo sul versante occidentale giungendo alla sella seguente.Dopo essere scesi pochi metri, si risale fino a trovarsi poco sopra la sella tra il Dente e la Cima d’ Ambiez . Da questa sella ci si cala sul versante orientale fibo alla grande cengia basale della Cima d’ Ambiez . Si scende alla sottostante Vedretta d’ Ambiez , dalla quale si arriva al rifugio Agostini .


Torri d’ Agola (2850 m)

Traversata delle torri

La lunga cresta che parte dalla Cima d’ Agola è formata da una serie di torrioni che costituiscono la Cima Bassa d’ Agola . Questa non difficile traversata merita di essere percorsa soprattutto per la bellezza dell’ambiente in cui si svolge. La roccia è sempre buona e le soste sono tutte attrezzate come pure la discesa in doppia. Il rifugista del XII Apostoli, Ermanno Salvaterra , che è anche l’ apriore di questa e di altre vie in zona, sarà disponibili a fornire ragguagli tecnici per affrontare la salita, nonché a dare in prestito gratuitamente il materiale alpinistico necessario.

Difficoltà: IV max.

Dislivello: 320 m. Materiale: 2 corde e dadi .

Accesso: l’attacco si raggiunge in circa 25 minuti dal rifugio XII Apostoli . Le difficoltà maggiori (IV grado) si incontrano in due sole lunghezze. Anche le soste sono tutte attrezzata così come la discesa in doppia . A parte la Punta Lisetta, le altre torrri erano prive di nome e per questo sono state dedicate ad alpinisti che persero la vita in una tragedia al Monte Bianco nel 1999. Alla Punta Paolo (la cuspide davanti alla Punta Manuel) è possibile salire, attaccando direttamente dai ghiaioni alla base, il fantastico Spigolo dei giganti, aperto nel luglii del 2000 e chiodato con fix (150 m, 5 lunghezze rispettivamente diV , 6b, 6b, IV, IV Sup. discesa in doppi dalla via).

Alla Punta Gianni Il Filo dello Stegosauro: come la precedente, chiodatura moderna e 230 metri di sviluppo . Dopo una settantina di metri di III grado su placche friabili: 6 lunghezze di 6b+, 6a, 6a+, VI , V sup ,V. Discesa in doppie dalla via.

Itinerario: vedi lo schizzo. Discesa: per la discesa dalle traversata delle torri si raggiunge una serie di calate in corda doppia che si partono dal colletto a destra di Punta Gianni.
TORRI D’AGOLA